# Ciao Melina #
Voglio essere i tuoi occhi
in quell'angolo di mondo che tu,
ora,
non puoi vedere.
***
I will be your eyes
in this piece of world
that you can not see,
now.
_________________________________
Tutte le foto presenti in questa pagina sono state scattate da me.
Alcune le troverai non firmate: la pigrizia vince su tutto amico mio!
Alcune le troverai non firmate: la pigrizia vince su tutto amico mio!
***
All photos are mine.
venerdì 31 gennaio 2014
mercoledì 29 gennaio 2014
mercoledì 15 gennaio 2014
Di tutte quelle strade trovarsi a farne una (INSIEME!): qualcuno ci avrà messi lì! (Siamo chi siamo - Ligabue)
Fotocronaca di un viaggio.
Orvieto 10:45
La Figheira guardando lo Sconosciuto
con il quale ha condiviso oltre mezz'ora di ritardo:
"Ce l'abbiamo fatta! Anche se avrei detto che il treno venisse da di là"
Lo Sconosciuto guardando La Figheira: "Veramente Roma è da quella parte. Sicura di dove devi andare?"
Bologna Centrale 13:48
Il Griso al telefono con la Figheira: "Taci va che speravo di far prima e vederti scendere. Attraversa la strada che ti carico al volo".
La Figheira: "Zi badrone"
***
Qui ci sarebbe la pausa pranzo al McDonald's.
La Figheira alla cassiera: "Scusa fuori c'è scritto che la macchina può restare solo mezz'ora. E se ci mettiamo di più?"
L'altra cassiera (quella cretina del gruppo): "Te la portano via"
La Figheira con sopracciglio alzato: "Peggio per te, vuol dir che m'hai da riportà a Perugia (cogliona n.d.r.)"
Il Griso fa lo gnorri e più o meno tra sè pensa: "Che t'ha cagà comincia subito a farmi fare figure di merda".
Il Griso tra una canzone del coro e l'altra: "Io ne farei qualcun'altra
di foto al cielo"
La Figheira lo guardo come a dirgli: "Taci Griso, qui l'artista sono io"
Fra un Santo e un canto di Comunione ascoltiamo anche
la nostra colonna sonora:
"Cos'è cos'è che fa andare la filanda è chiara la faccenda son quelle come me.
E c'è e c'è che ci lascio sul telaio le lacrime del guaio di aver amato te.
Perchè, perchè eri il figlio del padrone e facevi tentazione a quelle come me. Così così tra un sospiro ed uno sbaglio son qui che aspetto un figlio e io a chiedermi perchè".
La Figheira volgendosi al Griso: "Io ce l'ho per suoneria".
Il Griso scettico compone il numero: "Ce l'ha davvero come suoneria".
Dopo aver fatto battute su quasi tutti i cartelli incontrati, citando anche
il mitico Bitonto - Palese pugliese, La Figheira punta il dito:
"Guarda! Siamo quasi arrivati! Sono solo otto ore che siamo in viaggio!"
La Figheira: "Tu abiti qui?!" con occhi spauriti domandava al Griso
percorrendo strade costeggiate dai fossi e immerse nella foschia più tetra.
E fu sera e fu mattina (dopo una cena a base di Speedy Pizza in versione tavoletta e colazione a base di thè e biscotti di Quella).
Secondo giorno.
Il proposito era quello di alzarsi alle otto e fare i turisti.
L'auto ci ha visti solo intorno alle undici.
Borghetto sul Mincio
La Figheira: "Questo nome me lo ricorderò perchè
mi ricorda Enzo Miccio"
Il Griso: "Perchè non fai una foto qui. Perchè non fai una foto lì.
Guarda, fai la foto a questa casa immersa nell'acqua, guarda che bella"
Se ti stai chiedendo come mai tale foto non ci sia, te lo dico subito:
perchè quella casa immersa nell'acqua faceva cagare!
Un tocco artistico ogni tanto.
Il Griso: "No ma vogliamo mettere come sono abbinato?
I lacci delle scarpe e la zip del giubbotto si intonano con il tappeto.
Non come te."
La Figheira, che indossava un delicatissimo e sobrio vestito nero
con teste di gatto bianche (ripeto: teste di GATTO) accompagnato
da gialli scarponi da trekking, scuoteva il capo dicendo: "Ma che je fa!"
E poi arrivò l'albero dei desideri.
Ognuno espresse il suo.
Il Griso in versione Artista.
Il fascino del fazzoletto di stoffa.
Il Griso: "Siamo rimasti io e tuo nonno
a soffiarci il naso con il fazzoletto di stoffa"
La Figheira: "Veramente mio nonno non li usa più da un pezzo"
Il Griso: "Allora sono rimasto solo io?"
La Figheira: "Emmesàddesì"
Orvieto 10:45
La Figheira guardando lo Sconosciuto
con il quale ha condiviso oltre mezz'ora di ritardo:
"Ce l'abbiamo fatta! Anche se avrei detto che il treno venisse da di là"
Lo Sconosciuto guardando La Figheira: "Veramente Roma è da quella parte. Sicura di dove devi andare?"
Bologna Centrale 13:48
Il Griso al telefono con la Figheira: "Taci va che speravo di far prima e vederti scendere. Attraversa la strada che ti carico al volo".
La Figheira: "Zi badrone"
***
Qui ci sarebbe la pausa pranzo al McDonald's.
La Figheira alla cassiera: "Scusa fuori c'è scritto che la macchina può restare solo mezz'ora. E se ci mettiamo di più?"
L'altra cassiera (quella cretina del gruppo): "Te la portano via"
La Figheira con sopracciglio alzato: "Peggio per te, vuol dir che m'hai da riportà a Perugia (cogliona n.d.r.)"
Il Griso fa lo gnorri e più o meno tra sè pensa: "Che t'ha cagà comincia subito a farmi fare figure di merda".
In viaggio verso casa.
Tempo stimato un'ora e trenta minuti.
Tempo effettivo mezza giornata.
Grazie Turi di averci fatto fare tutte le interne che più interne non si può.
Il Griso tra una canzone del coro e l'altra: "Io ne farei qualcun'altra
di foto al cielo"
La Figheira lo guardo come a dirgli: "Taci Griso, qui l'artista sono io"
Fra un Santo e un canto di Comunione ascoltiamo anche
la nostra colonna sonora:
"Cos'è cos'è che fa andare la filanda è chiara la faccenda son quelle come me.
E c'è e c'è che ci lascio sul telaio le lacrime del guaio di aver amato te.
Perchè, perchè eri il figlio del padrone e facevi tentazione a quelle come me. Così così tra un sospiro ed uno sbaglio son qui che aspetto un figlio e io a chiedermi perchè".
La Figheira volgendosi al Griso: "Io ce l'ho per suoneria".
Il Griso scettico compone il numero: "Ce l'ha davvero come suoneria".
Qualche ora più tardi, in un diverso negozio Thun
La Figheira si sarebbe vantata di avere una madre azionista del
marchio. Il Griso si sarebbe associato alla questione fingendo di voler
regalare alla di lei madre piatti e lampade da mezzo stipendio.
Entrambi sarebbero usciti con una spesa complessiva di diciassette euro.
Dopo aver fatto battute su quasi tutti i cartelli incontrati, citando anche
il mitico Bitonto - Palese pugliese, La Figheira punta il dito:
"Guarda! Siamo quasi arrivati! Sono solo otto ore che siamo in viaggio!"
La Figheira: "Tu abiti qui?!" con occhi spauriti domandava al Griso
percorrendo strade costeggiate dai fossi e immerse nella foschia più tetra.
E fu sera e fu mattina (dopo una cena a base di Speedy Pizza in versione tavoletta e colazione a base di thè e biscotti di Quella).
Secondo giorno.
Il proposito era quello di alzarsi alle otto e fare i turisti.
L'auto ci ha visti solo intorno alle undici.
Borghetto sul Mincio
La Figheira: "Questo nome me lo ricorderò perchè
mi ricorda Enzo Miccio"
Il Griso: "Perchè non fai una foto qui. Perchè non fai una foto lì.
Guarda, fai la foto a questa casa immersa nell'acqua, guarda che bella"
Se ti stai chiedendo come mai tale foto non ci sia, te lo dico subito:
perchè quella casa immersa nell'acqua faceva cagare!
Un tocco artistico ogni tanto.
Il Griso: "No ma vogliamo mettere come sono abbinato?
I lacci delle scarpe e la zip del giubbotto si intonano con il tappeto.
Non come te."
La Figheira, che indossava un delicatissimo e sobrio vestito nero
con teste di gatto bianche (ripeto: teste di GATTO) accompagnato
da gialli scarponi da trekking, scuoteva il capo dicendo: "Ma che je fa!"
E poi arrivò l'albero dei desideri.
Ognuno espresse il suo.
Qualcuno si accodò al desiderio espresso da qualcun altro.
Il Griso in versione Artista.
E poi venne il servizio fotografico alle papere.
Io le guardavo con occhio artistico.
Mia nonna le avrebbe immaginate nude su un letto di patate.
Io non lo so
se è così sottile il filo che ci tiene.
Io non lo so
che cosa manca ancora.
Io non lo so
se sono dentro o fuori, se mi metto in pari.
So che ogni lacrima è diversa.
So che nessuno è come te.
(Sono sempre i sogni a dare forma al mondo - Ligabue)
Io non lo so
quanto tempo abbiamo, quanto ne rimane.
Io non lo so
chi c'è dall'altra parte, non lo so per certo
se ogni nuvola è diversa.
So che nessuna è come te.
(Sono sempre i sogni a dare forma al mondo - Ligabue)
Il fascino del fazzoletto di stoffa.
Il Griso: "Siamo rimasti io e tuo nonno
a soffiarci il naso con il fazzoletto di stoffa"
La Figheira: "Veramente mio nonno non li usa più da un pezzo"
Il Griso: "Allora sono rimasto solo io?"
La Figheira: "Emmesàddesì"
Il Griso: "Lo vedi lassù c'è un Castello".
La Figheira: "Mmh..è tanto su".
Tricche e tracche si avviano.
La Figheira guardando il Griso ansimante:
"Va beh va, vado io a veder che c'è".
Dopo qualche minuto, voltata la curva
e fatto credere di essere arrivata chissà dove
La Figheira riscendendo:
"Ma tanto c'è tutta foschia, mica si vede niente"
E poi venne il primo pomeriggio.
Peschiera del Garda.
La Figheira guardando quel povero Griso intento a riflettere sui misteri del creato: "No, scusa non è che te leveresti che devo fa la foto?"
E dopo un panino con lo speck e uno con la cotoletta,
"Che t'ha cagà, ho fatto una cazzata" disse il Griso addentando la cotoletta.
***
E poi venne la sala giochi.
# Gioco di dance #
La Figheira: "Ho vinto!"
# Corse con le macchine #
La Figheira: "Ho vinto!"
# Corse con le moto #
La Figheira: "Ho vinto!"
E vabbeh. Poi venne il Bowling.
Il Griso: "Ho vinto!".
E poi si ritorna a casa.
La Figheira con una borsa in più,
Il Griso con una cena da cucinare.
La Figheira impanicata davanti all'acqua che bolle:
"No, guarda io la pasta la fo' sempre cruda
per paura che mi si scuoce".
Il Griso guardando La Figheira: "Esiste il Timer".
La Figheira: "Ah!"
La Figheira al Griso in doccia: "Sei sicuro che il Timer
funziona? Secondo me son passati più di dieci minuti".
Non sono in grado di dire cosa abbia pensato Il Griso.
# La ricetta #
In una padella fate rosolare la cipolla con un po' di olio.
Aggiungete la pancetta affumicata e fate cuocere.
Dopodichè aggiungete un barattolo di fagioli borlotti, acqua compresa.
Sale e pepe q.b.
Mescolare e schiacciare fagioli a piacimento.
Scolare la pasta, ripassare e servire.
****
E fu sera e fu mattina. Terzo giorno.
Per sempre, solo per sempre,
cosa sarà mai portarti dentro solo tutto il tempo.
Per sempre, solo per sempre,
c'è un istante che rimane lì piantato eternamente.
Il Griso: "No, perchè dovevi vederla!
Lei rideva dietro la serranda con quel mona fuori
che cantava <L'appettito vien mangiando e la merda vien cagando>"
Sempre il Griso: "No, perchè noi siamo andati là baldanzosi,
abbiam suonato e gli abbiamo detto che uno ci aveva bucato il pallone
con la sigaretta mentre era di vedetta. Non poteva mica fumare!"
Il Griso: "Li hai mai mangiati i krapfen?"
La Figheira: "No, mai!"
Il Griso con aria trionfante: "Devi assolutamente mangiarli!
Quando era da noi mia zia me li mandava a comprare di notte, caldi!"
Dopo aver preso un krapfen in mano
La Figheira alza gli occhi in quelli del Griso e con aria scettica sentenzia:
"So i bomboloni con la crema. Ma parla italiano va!"
Verona
La Figheira alle porte del centro di Verona:
"Oh dico, m'hai da portà a vedè l'Arena eh!"
Il Griso: "Eh porta pazienza, ci stiamo andando."
La Figheira sorpresa: "Ah, ma perchè l'Arena è proprio in centro città".
Il Griso tacque. Poi disse solo un flebile: "Si".
La Figheira al Griso: "Chissà perchè hanno messo questo modello
di Intimissimi come monumento ai caduti!?"
"Te lo compro, te lo compro" ma col cavolo che me l'hai comprato. Tirchio.
La Figheira davanti ad una statua alta
tre metri si rivolge al Griso: "Nooo...pensavo fosse
uno di quelli che se gli metti i soldi si muovono!"
Egli tace.
La Figheira al Griso: "Griso vuoi impiccarti un pochino?
Dai Griso, impiccati un pochino? Griso vuoi impiccarti un pochino?"
Ma Il Griso si era già impiccato due giorni prima.
Il Griso: "Sai che sarebbe bello fare una foto
che prende i colori sotto l'arco.."
La Figheira: "Taci. L'ho già fatta. Te lo ripeto, sono IO l'artista"
E qui sono cominciate le corse.
Dimmi, ti prego, perchè correvi in quel modo?
La Figheira al Griso: "Guarda!" indicando la statua di Garibaldi
"A scuola ce lo spacciano per eroe e i piccioni gli cagano in testa!"
"O Romeo Romeo, perchè sei tu Romeo?"
"Eh chi ca**o volevi che fossi brutta tr*ia?"
(Giulietta non era snodata però. Era tr*ia e basta. N.d.r.)
La Figheira: "Ecco perchè non mi faccio toccare mai le tette
da nessuno: poi mi ci viene il buco".
Il Griso non rispose.
Enzo Miccio era in città.
Il Griso con aria da professore:
"Fai la foto al Leone, quello è stato donato a Verona dalla
Repubblica della Santissima"
La Figheira sospirando: "Della Serenissima vorrai dire!"
***
Qui, se io non fossi una brava cattolica/catechista assennata
avresti trovato la foto di questa maglietta:
Castelvecchio.
La Figheira: "Oh Griso, questo che è il Tevere?"
Il Griso: "Si!"
La Figheira: "Davvero? No, dai dimmi la verità che po
vado a dirlo in giro"
Il Griso guardando La Figheira indeciso se gettarsi o gettarla prosegue:
"No, è l'Adige!".
"
Il Griso rallenta fino a bloccare il traffico e La Figheira con tono truce si volta verso il Griso: "Tu pensa a guidà che io scatto!".
La Figheira: "Ah! Ho capito, qui è dove venivi a fa le cosacce!"
Il Griso con aria baldanzosa: "No, io non venivo qui"
E bada bene: non ha detto "No, io non le facevo".
La Figheira: "Micio...psss..micino...micio micio"
E il gatto si allontana.
Il Griso: "Pss..micio..micio..."
E il gatto si allontana.
La Sconosciuta in una lingua sconosciuta prende il gatto e lo accarezza.
Vaffanculo gatto.
Il Griso: "Su scatta, io lo distraggo tu scatta".
La Figheira: "Lo sai chi siamo io e te?
Lo vedevi mai Il mignolo col Prof?
Tu sei il Prof ed io sono Mignolo"
http://www.youtube.com/watch?v=7l-N3NN3r4Q
E qui la fotocronaca si interrompe.
Perchè a volte le cose bisogna solo viverle e non perdere tempo a fermarle.
Perchè certi momenti lasciano più segno nella memoria
che non sulla pellicola.
Però ad onor di cronaca devo dirti che a seguire c'è stato:
1. Uno scambio di busta di regalo perchè la Figheira in due secondi l'ha sfasciata.
"Prendo la busta del tuo regalo a mia madre: non posso
andare da Franca con la busta rotta, che figura faccio,
mentre a mamma posso dire che mi si è rotta durante il viaggio!"
2. Un "Metti la freccia".
"Si l'ho messa".
"Tra poco gira a destra".
"Ah, ma io l'avevo messa a sinistra".
"Ma come? Siamo su questo lato della strada"
"Cazzo significa? Giri solo dal tuo lato della strada!?"
3. Un parcheggio da oscar,
con giustificate e dovute prese per il culo!
Sono riuscita ad arrivare in Puglia, guidare a Trani, arrivare fino
in piazza a Martinafranca e non sono riuscita a parcheggiare
decentemente in otto ettari di parcheggio.
4. Un tentativo di cena,
noi in macchina che all'unisono, alla ricerca di un parcheggio, sbottiamo:
"Cazzo ride sto pirla che sicuro è quello con la macchina in bilico".
Secondo voi quale macchina aveva quel pirla!?
5. Un "Il nome prego?"
"Arpi", "Come?", "Mmh.. non lo capisce mai nessuno".
"Ma non potevi dire Veronica!?"
"Lo sai si che quando ci chiameranno io dirò: Presente!"
6. Un film di cui ricordavo un terzo della trama.
7. Un altro film che mi ha fatto
venire voglia di maternità (come no!).
8. Probabilmente ci saranno vicini che alla prossima riunione
di condominio si lamenteranno del casino delle
nostre risate alle tre di notte.
9. Una notte in bianco tra chiacchiere e risate.
Qualche sano pianto (mia nonna diceva: "Lascialo piagne, gli cresce il core!").
E poi c'è stato un "Arrivederci" che dura da una settimana.
******************
E detto ciò c'è solo una parola a conclusione.
"COMPLIMENTI"
"Complimenti de che?"
"COMPLIMENTI PER NOI!"
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